sabato 29 dicembre 2007

COMINICATO STAMPA

Grande partecipazione popolare alla manifestazione di sabato mattina a Crotone. Oltre tremila persone hanno manifestato contro l’ampliamento della discarica di Columbra (Crotone), la realizzazione della discarica di Terrate Terratelle (Roccabernarda) e per la difesa ed il recupero del territorio della provincia di Crotone.

Dal palco gli interventi hanno sottolineato come la straordinaria partecipazione alla manifestazione è un chiaro segnale di coesione sui temi dell’ambiente e dello sviluppo ecosostenibile, contro le bieche logiche del profitto a qualunque costo.

Per il Movimento, la responsabilità principale della pessima situazione della gestione dei rifiuti nella nostra Regione è principalmente da attribuire alla inutile e costosissima attività dell’Ufficio del Commissario per l’emergenza ambientale della Regione Calabria; ma altrettanto fallimentare è l’operato di questa giunta regionale che ha avallato la perversa logica secondo la quale il territorio della provincia di Crotone debba servire da pattumiera regionale, dove “risolvere” le emergenze delle altre province e regioni. Ora che pare definitivamente tramontata la fase della “emergenza” il Piano Regionale dei Rifiuti deve essere modificato subito e consultando le popolazioni.

Riteniamo, inoltre, urgente e indifferibile affrontare seriamente la problematica legata alla raccolta differenziata dei rifiuti che stenta a decollare in tutta le regione. Ci sembra evidente il sostanziale fallimento della gestione della raccolta differenziata nella nostra provincia da parte dell’azienda mista Akros. E’, d’altra parte, del tutto evidente un chiaro confitto di interesse tra le società private che detengono il 49% di Akros, la Sovreco Spa e Mida s.r.l., entrambe di proprietà del gruppo Vrenna, e l’attività di smaltimento in discarica storicamente in capo alla stessa Sovreco. Logica vuole che chi fa profitti attraverso il conferimento dei rifiuti in discarica, difficilmente possa “impegnarsi” nell’incremento della raccolta differenziata.

Riteniamo che ogni rappresentanza politica ed istituzionale della provincia di Crotone debba riconsiderare le posizioni finora assunte sul ciclo dei rifiuti e sulla bonifica dei siti inquinati che insistono sul nostro territorio.

Quella delle bonifiche è, infatti, l’altra grande vertenza che il movimento intende continuare a portare avanti con forza e determinazione e che pone all’attenzione delle istituzioni. Anche qui, le responsabilità politiche di chi ancora non decide sull’avvio delle bonifiche, devono emergere con nettezza. È impensabile che lo sviluppo del nostro territorio possa avvenire in queste condizioni di emergenza ambientale, in presenza di un inquinamento diffuso e mai sanato.

Perciò nel ringraziare tutti coloro che hanno manifestato insieme a noi sabato a Crotone, li invitiamo a mantenere vivo e costante il loro interesse e il loro impegno per la difesa ed il recupero del territorio della nostra provincia.


6 commenti:

Anonimo ha detto...

se logica c'è... è la logica del portafoglio...purtroppo non interessa a nessuno creare per crescere.. del resto si è sempre di più in una discarica umana.....

Anonimo ha detto...

Inceneritori, perché no.
1 - L’incenerimento dei rifiuti li trasforma in nanoparticelle tossiche e diossine
2 - L’incenerimento necessita di sostanze come acqua, calce, bicarbonato che aumentano la massa iniziale dei rifiuti
3 - Da una tonnellata di rifiuti vengono prodotti fumi e 300 kg di ceneri solide e altre sostanze
- le ceneri solide vanno smaltite per legge in una discarica per rifiuti tossici nocivi, rifiuti estremamente più pericolosi delle vecchie discariche
- i fumi contengono 30 kg di ceneri volanti cancerogene, 25 kg di gesso
- l’incenerimento produce 650 kg di acque inquinate da depurare
4 - Le micro polveri (pm 2 fino a pm 0,1) derivanti dall’incenerimento se inalate dai polmoni giungono al sangue in 60 secondi e in ogni altro organo in 60 minuti
5 - Le patologie derivanti dall’inalazione sono: cancro, malformazioni fetali, Parkinson, Alzheimer, infarto e ictus. Lo comprovano migliaia di lavori scientifici
6 - Gli inceneritori, detti anche termovalorizzatori, sono stati finanziati con il 7% della bolletta dell’Enel associandoli alle energie rinnovabili insieme ai rifiuti delle raffinerie di petrolio al carbone. Senza tale tassa sarebbero diseconomici. Nell’ultima Finanziaria è stato accordato il finanziamento, ma solo agli inceneritori già costruiti
7 - In Italia ci sono 51 inceneritori, sarebbe opportuno disporre di centraline che analizzino la concentrazione di micro polveri per ognuno di essi, insieme all’aumento delle malattie derivate sul territorio nel lungo periodo
8 - I petrolieri, i costruttori di inceneritori e i partiti finanziati alla luce del sole da queste realtà economiche sono gli unici beneficiari dell’incenerimento dei rifiuti

Cosa fare con i rifiuti.
1 - Riduzione dei rifiuti (Berlino, per fare un esempio, ha ridotto in sei mesi i rifiuti del 50%)
2 - Raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale
3 - Riciclo di quanto raccolto in modo differenziato
4 - Quanto rimane di rifiuti dopo l’attuazione dei primi tre punti va inviato a impianti per una selezione meccanica delle tipologie dei rimanenti rifiuti indifferenziati. La parte non riciclabile può essere trattata senza bruciarla con in impianti di bioessicazione
5 - In termini economici non conviene bruciare in presenza di una raccolta differenziata perchè:
- il legno può essere venduto alle aziende per farne truciolato
- il riciclaggio della carta rende più dell’energia che se ne può ricavare
- il riciclaggio della plastica è conveniente. Occorrono 2/3 kg di petrolio per fare un kg di plastica
6 - La raccolta differenziata può arrivare al 70% dei rifiuti, il 30% rimanente può ridursi al 15-20% dopo la bioessicazione. Una quantità che è inferiore o equivale agli scarti degli inceneritori. Ma si tratta di materiali inerti e non tossici con minori spese di gestione ed impatti ambientali sanitari

Se nel settore dei rifiuti non ci fossero le attuali realtà, per legge, di monopoli privati a totalità di capitale pubblico, ma una reale liberalizzazione del mercato, la concorrenza tra le aziende avverrebbe sulla capacità di recupero e l’incenerimento sarebbe superato.

Anonimo ha detto...

Quanti numeri!

Allora e' meglio come sta succedendo a Napoli?
Teniamoli li' i rifiuti, perche' altrimenti in discarica sono nocivi.


???????????????????????????
Ma scherziamo?

Anonimo ha detto...

perchè secondo te la soluzione per non finire come a napoli è prendersi i rifiuti di tutto il meridione?

????????????

ma scherziamo!

Anonimo ha detto...

http://www.nodiscarica.blogspot.com/

Anonimo ha detto...

http://classecosciente.blogspot.com/